Philip Seymour Hoffman se ne va da questo mondo praticamente mentre io bevo la seconda ale, in un piovoso pomeriggio gallese. Negli ultimi 10 anni è stato il mio attore preferito: mi bastava sapere che fosse in un misero angolo di cartellone per convincermi ad andare a vedere un film. Ricordo perfettamente quando l’ho notato More
Ad aprile 2011, tornato a Roma dopo una settimana passata in Cisgiordania con Luisa Morgantini, non sapevo da dove cominciare per raccontare quello che avevo visto. Nacque essere senza essere stato, un esperimento di storytelling che sfruttava le mie foto e i dati ufficiali dei report UNOCHA, Amnesty International e Human Rights Watch per raccontare More
È davvero insolito scrivere la prefazione del libro di un autore che ha il tuo stesso nome e cognome. Forse un po' meno se questo autore è anche tuo nonno. Raffaele Maria Ermanno Boiano. Tolte queste quattro parole in fila, sembra che io e lui non abbiamo quasi più nulla in comune. Lui, militare e More
Il luogo di lavoro, come ogni contesto vissuto intensivamente, è denso di storie scritte in codice. La creazione di queste storie è demandata al caso o ad attività che appartengono al paralavoro, cioè non sono riconosciute dall'azienda come mansioni di lavoro eppure creano quel senso comune che si esprime in un lessico aziendale condiviso. Ad More
Open House Roma è uno dei motivi per ricordare questo 2012. Open House è un network internazionale di eventi che si sviluppa intorno a un'idea semplice ed efficace: aprire al pubblico nell'arco di un weekend luoghi ed edifici più interessanti di una città, con visite guidate completamente gratuite. Chicago, New York, Londra, Barcellona, Tel Aviv, More
Le vite sono percorsi che si dipanano tra matasse di relazioni. E questo posto, rivisto di giorno, ha un aspetto totalmente diverso. Ma andiamo con ordine. La mia prima serata a New Orleans comincia da questa busy intersection. Dauphine e Lesseps. Non è un posto a caso. Siamo al limite orientale di Bywater, lontano dal More
Ancora Mattia Torre. Come se non bastassero Boris, Migliore, Piovono Mucche. No, quando sei così bravo, in effetti non bastano. E allora mosso dai soliti amici ben informati (grazie Carlotta) vado il 3 marzo dello scorso anno al Piccolo Eliseo a vedere questo 456, una perla assoluta. Si alza il sipario e vedi una More
It's happened. After italian IA Summit & EuroIA, my article Ethnotelling for User-generated Experiences is in the last issue of Journal of Information Architecture. I'm very proud of it. I'm also embarassed of it: Peter Morville, Andrea Resmini, Luca Rosati and… me in the same issue! Peter is… ok, he doesn't need any introduction. He's More
Recently I'm late. I mean I get behind on everything, especially on my lectures. Books, articles, posts are watching me. I just look down around. Yesterday I read A Guide To The Occupy Wall Street API (great article, thanks to @tigella and @stetto) Today I've found this. Maybe PERSIST is the key. Thanks to Austin More
About a month ago I saw this picture: Mc Mechanic – Hand Fixing Hand It's a tender homage to Mauritis Cornelis Escher, the great dutch drawer. It's a work by Shane Willis, one of the most ironic photographers I've recently found. Shane made a double dive: First from a draw to a photo, then from More
Ricordi. Cortocircuiti emotivi. Il nome "Emir Kusturica" per me vuole dire tante cose. Tre su tutte: Luglio 1995, estate tra il quarto e il quinto anno di liceo, caldo afoso, vado con curiosità a vedere Underground durante Cannes a Roma restandone folgorato. 10 settembre 1998, sono in Sala Grande alla Mostra del Cinema di Venezia More
Agosto. Più che un mese uno stato mentale. Certe cose accadono anni prima, ma si scoprono ad agosto. Succede che un collega in gamba, approfittando della tregua momentanea dalla cultura del lavoro inteso come "risolvere continue emergenze", inizia a fare una sacrosanta attività di normalizzazione database e controllo indici. Incappa in un alert: nell’anagrafica c’è More
Del mio periodo di lavoro a Napoli ho molti ricordi. Se ci penso bene, moltissimi di questi sono immagini, scatti fotografici. Soprattutto persone, e tanti, tanti luoghi. Luoghi immagazzinati da uno sguardo che vede una città per la prima volta. I luoghi dello stupore, della Napoli da cartolina insieme con i luoghi degli spostamenti, che More
Gregory Bateson (1904-1980) rappresenta nel mio immaginario il desiderio di pensare lontano dal mainstream. La sua vita è stata una continua ricerca, un continuo mettere in discussione quello che si è fatto fino ad un minuto fa. Personaggio che sfugge alle categorizzazioni (biologo, antropologo, epistemologo?) Bateson non fornisce risposte ma inventa domande sempre più ambiziose. More
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