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Open House Roma – Awakening Italy

by rainwiz. Average Reading Time: about 3 minutes.

Open House Roma è uno dei motivi per ricordare questo 2012.

Open House è un network internazionale di eventi che si sviluppa intorno a un'idea semplice ed efficace: aprire al pubblico nell'arco di un weekend luoghi ed edifici più interessanti di una città, con visite guidate completamente gratuite.

Chicago, New York, Londra, Barcellona, Tel Aviv, Melbourne, Helsinki, Dublino e, grazie al lavoro di Open City, anche Roma.

Ad un occhio poco attento può sembrare poco. Che sarà mai, l'ennesimo evento di un weekend per valorizzare il patrimonio storico artistico culturale della città eterna?
Invece c'è molto di più. Un lavoro lungo due anni, condotto da Leonardo Mayol (presidente) e Davide Paterna (curatore), per costruire una comunità di confronto intorno alla Roma del '900 e della contemporaneità. Un lunghissimo peregrinare tra istituzioni amministrative (Senato, municipi, comune, provincia, regione), istituzioni culturali (le 3 università, il MAXXI ecc), associazioni professionali (Ordine degli architetti, riviste di architettura) società affini (Eur SpA, Tecnopolo ecc), piccoli e medi studi di architettura, partner tecnici o economici e le persone, dagli studenti a tutti gli appassionati di architettura.

So tutte queste cose perché ho partecipato al progetto, coordinando il design e lo sviluppo di openhouseroma.org per un valore che si chiama amicizia.

Insomma, tante persone e una gran fatica senza scopo di lucro. Perché?
Per affermare, in una città di palazzinari fortemente aggrappata al passato, che ambizione e sostenibilità possono stare insieme, anche in campo architettonico, e che non bisogna avere paura di innovare.

Per dirla con le parole di Leonardo:

La storia millenaria della città di Roma ha generato un laboratorio di ricerca dell’architettura in grado d’attrarre interesse globale in ogni epoca. Eppure in una città come la nostra dove il passato glorioso emerge tra un brano e l’altro dei luoghi dove viviamo, giochiamo e impariamo, ciò che di buono è stato costruito in tempi recenti, spesso soffre di un complesso d’inferiorità nei confronti di quest’antichità così importante. […] Dal centro storico di Ostia, da Tor Vergata a Monte Sacro, edifici e spazi pubblici ben disegnati sono vitali nella creazione e nel sostegno di una città che vuole essere artefice del proprio futuro. Quartieri e edifici più attraenti generano nuovi investimenti finanziari, comunità più solide con un senso di appartenenza e orgoglio per il proprio territorio.

Vivere a Roma per molti significa campare di rendita. Come se tutto fosse già progettato e realizzato. Come se il compito della contemporaneità fosse esclusivamente quello di conservare, punto.

Una prova? Conoscete questo?

Su via Cristoforo Colombo, nell'aiuola della "stele di Marconi" scolpita da Arturo Dazzi nel 1936, Seward Johnson ha installato nel 2009 (ventennale della caduta del muro di Berlino) la sua opera awakening, il risveglio.

Il gigante che si risveglia simboleggia per Johnson il risveglio dell'uomo e della sua coscienza. Eur spa ha chiesto di rendere definitiva l'istallazione come “simbolo del risveglio del quartiere”, ma qualcosa s'è inceppato. Perchè?

Arrivano a Eur Spa ben tre lettere di sollecito inviate dal ministero dei Beni culturali che definiscono l'opera "poco consona" (?) e ne chiedono l'immediata rimozione. Togliendo la patina in superficie repubblica.it scopre che è stato il sottosegretario Francesco Giro, ex DC fidato di Ruini e ghostwriter di Berlusconi (basta no?), a chiederne con insistenza la rimozione. La notizia non ha il minimo spazio sulla carta stampata e viene raccontata incidentalmente nelle pagine locali di Libero, come se fosse un successo del Ministero. L'opera orfana della sua terra è stata adottata dalla valle Faul, in provincia di Viterbo, dove però l'amministrazione locale non vuole essere da meno e minaccia di rispedirla indietro.

Ecco: vi chiedete ancora perché a Roma c'è bisogno di Open House?

P.S. Difficilmente dimenticherò i ringraziamenti di Leonardo in conferenza stampa.

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