Poesie in cambio di una tazzina di caffè
by rainwiz. Average Reading Time: about a minute.
Il luogo di lavoro, come ogni contesto vissuto intensivamente, è denso di storie scritte in codice.
La creazione di queste storie è demandata al caso o ad attività che appartengono al paralavoro, cioè non sono riconosciute dall'azienda come mansioni di lavoro eppure creano quel senso comune che si esprime in un lessico aziendale condiviso. Ad esempio scrivere a 4 mani un biglietto speciale per un collega che si è sposato, fare il tè per agevolare il brainstorming invernale o preparare il caffè per uno stand-up meeting a metà giornata.
Ecco, fare il caffè è importantissimo. Ci pensa Marino, che ha la classica caffettiera abusata, che ne ha viste tante.
Una caffettiera da tre che a noi regala almeno 6 microtazzine. Il caffè è un pretesto, l'importante è stare insieme e confrontarsi sulle cose fatte e da fare.
C'è una controindicazione.
Noi siamo più o meno dieci.
Cioè 10 persone si contendono il caffè di 3 tazze e questo genera bocche asciutte.
Vedere qualcuno entrare ed uscire dalla stanza con la tazzina immacolata è un po' triste, ma Marino non è certo uno sguattero e non possiamo chiedergli di fare caffè per tutto il piano.
È in queste situazioni che irrompe la poesia. Scrivere e regalare dei versi a Marino è il modo migliore per assicurarsi un buon caffè.
E io mi cimento:
I vaghi di caffè
Stretti nella morsa
di questa attesa,
contano i secondi
dell’acqua che brontola
lungo le pareti d’acciaio.
Il setaccio sopra,
L’imbuto sotto,
dentro solo la voglia
di trasformarsi,
di avvinghiare l’acqua superba
che freme.
Rinascere
liquidi
zampillando
e addormentarsi
verso l’interno
della carne.
Giusto per precisare…la macchinetta è da 2 tazze…:)
Marino toccato dalla tua poesia dopo settimane ci richiama per il caffè!
il caffè che si addormenta, cortocircuito creativo totale