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storytelling

organize versus organise
L’inglese è una lingua apparentemente semplice. Anche se quel poeta moderno chiamato Fabrizio Maioli la considera una lingua parlata da chi in bocca ha solo incisivi, io ne difendo le sfumature. Oggi, durante uno dei miei momenti quotidiani di vuoto linguistico atavico, mi sono chiesto: “ma si dice organize con la zeta oppure organise con More
I digicont all’international journalism festival del 2013
È un caldo marzo romano. Io sto bevendo un amaro Montenegro. Sapore vero. “Pronto? Ciao Federico, dimmi.” “Si? Il mio webinar è piaciuto molto? Bene. Ah, l’hanno letto in tanti nella tua azienda? Beh, sono contento. Ah, c’è dell’altro? Se m’interessa presentare il mio lavoro al Festival del giornalismo? Beh, si, ma non so se More
Vi racconto chi era Bassem Abu Rahma
Ciao Bassem, le persone che ti hanno conosciuto quando sentono il tuo nome sorridono. “Phil“, mi dicono, “chiamalo Phil”, che significa elefante, il soprannome che ti avevano dato perché eri alto e robusto. Noi non ci siamo mai incontrati, perché il 17 aprile 2009 una granata lacrimogena sparata ad altezza uomo ti è esplosa sul More
Racconti dai territori palestinesi occupati
Ad aprile 2011, tornato a Roma dopo una settimana passata in Cisgiordania con Luisa Morgantini, non sapevo da dove cominciare per raccontare quello che avevo visto. Nacque essere senza essere stato, un esperimento di storytelling che sfruttava le mie foto e i dati ufficiali dei report UNOCHA, Amnesty International e Human Rights Watch per raccontare More
Gaza e la rai, cioè come veniamo disinformati in Italia
Quello che sto per raccontarvi è un misto di sconcerto e rabbia. Tutto nasce ieri sera, quando dopo mesi guardo il TG1, l'organo istituzionale più importante d'informazione del servizio pubblico italiano. Tg1 delle 20:00 del 18/11/2012 L'apertura del TG è sul conflitto Israele – Gaza (potete vedere una parte del TG anche sul canale youtube More
Poesie in cambio di una tazzina di caffè
Il luogo di lavoro, come ogni contesto vissuto intensivamente, è denso di storie scritte in codice. La creazione di queste storie è demandata al caso o ad attività che appartengono al paralavoro, cioè non sono riconosciute dall'azienda come mansioni di lavoro eppure creano quel senso comune che si esprime in un lessico aziendale condiviso. Ad More
Problemi dell’informazione
Un titolo così appartiene più a un tomo di 500 pagine che a un post. Invece vi parlerò di una rivista edita da il Mulino. Il primo numero del 2012 è dedicato al giornalismo digitale. La cover riprende la precedendte e sostituisce la carta con un goffa pila di laptop e tablet. Eppure è un numero More
Using the storygraph as a map
In the last post I've introduced the storygraph as new deliverable to visualize the user needs/touchpints grid. Now I want to show how the storygraph had become a tool for discovering common user journeys. I'm a designer with a background in anthropology. My whole career is made of encounters as a common space of dialogue and exchange. Every researcher More
Introducing the storygraph
The storygraph is a deliverable I made to visualize the user needs/touchpoint matrix. Then it became a powerful tool, but let’s start from the beginning. Two years ago I was trying to represent how people interact with a whole system, over time and space. Call it by other names: cross-channel experience design, multi-channel service design, More
Frames as stories: Diane Arbus
Se vi state chiedendo chi sia Diane Arbus, siete capitati nel post sbagliato. Place de la Concorde, da un lato Monet e dall’altro lei, Diane Arbus. Già piazza Luigi XV, salotto tra le Tulieries e i campi elisi, diventa il posto dello spettacolo della morte, del carnevale fatto da carne e lame, fatale a Luigi More
Ethnotelling
It's happened. After italian IA Summit & EuroIA, my article Ethnotelling for User-generated Experiences is in the last issue of Journal of Information Architecture. I'm very proud of it. I'm also embarassed of it: Peter Morville, Andrea Resmini, Luca Rosati and… me in the same issue! Peter is… ok, he doesn't need any introduction. He's More