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New Orleans è una grande pancia: la prima sera

by rainwiz. Average Reading Time: about a minute.

Tra il 21 e il 25 marzo scorso sono stato a un evento splendido:

L’IA SUMMIT è l’evento mondiale più importante dove vengono presentate idee e discussi case studies in materia di information architecture e user experience. La quantità e la qualità dei talk ai quali ho assistito è stata impressionante. Ma vi racconterò tutto questo un’altra volta.

Voglio invece raccontarvi della città dove si è tenuto il summit: New Orleans.

Immaginate che mi decido troppo tardi e alla fine prendo uno dei voli più cheap dell’universo flight connection. Insomma, per 450 € A/R arrivo a New Orleans verso le 21.30 dopo almeno 20 ore tra voli e aeroporti. Un’ora e mezza dopo tra controlli, bagaglio, metto il naso fuori e scopro un aeroporto molto poco US e tanto latino: nessuna segnaletica, molta confusione, sportello informativo chiuso. L’abilità molto italiana di cavarsela prende il sopravvento e mi trovo su un bus serale che mi lascerà a metà strada causa lavori.

Arrivo a piedi, trascinandomi per 25 minuti la valigia per questi stradoni del Sud, nell’albergo prenotato all’ultimo minuto, dove una portiera in abito da sera mi accoglie con un calice chiedendomi: “Mr Boiano, red or white?”. Mi accomodo su un divanetto e sorseggio il mio vino osservando il tavolino a forma di maiale. Non so se mi piace o mi fa schifo, ma non mi lascia indifferente.

Pig table

Non sono più stanco.
Entro in stanza, conosco Claudia, faccio una doccia e penso: sono le 11.00, ho tutta la notte davanti.
Eppoi: guardate chi suonerà al DBA. Come si fa a starne lontani?

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