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Murrayfield

by rainwiz. Average Reading Time: about a minute.

E’ la domenica che aspettavo da un po’.

Mi sveglio, sono carico.
In mattinata visita al castello di Edimburgo, dove ho scoperto che il nome della città si scrive con la m per via dell’agglutinazione tra la radice del nome (celtico "Din Eidyn") e il suffisso burgh (per cui vi rimando a wikipedia).
Dalle finestre delle sale del museo militare (infinite vetrine noiose di armamenti e uniformi) s’intravede Murrayfield.

E’ un nome che dice poco ai più. Dal 1925 ad oggi è uno dei tempi dove si celebra il rito della conquista del territorio chiamato rugby.
Una grande emozione esserci dopo aver sentito e letto tanti resoconti su partite assurte ormai a eventi mitologici.

Ingresso dei cancelli: dopo il tornello ti viene fornito il libro originale dei canti della nazionale scozzese e offerta la meraviglia del REFLink, un auticolare che ti permette di ascoltare live le parole dell’arbitro. Dopo 20 metri si spalanca l’immensa piazza del food & drink. Migliaia di persone che brulicano tra camioncini e banchetti che spillano birra. Bimbi che mettono in mostra i loro fondamentali con la palla ovale sfindandosi 1 contro 1 sui prati. Famiglie cuore nella Family Area, tutta di legno. Ti sembra un posto ricreativo, non uno stadio.

Ingresso nella struttura: Raggiungi il numero del tuo settore ed uno steward ti controlla il tagliando, accompagnandoti al tuo seggiolino. 68.000 posti ed è pieno. Tifosi scozzesi e francesi insieme. Niente divisioni tra i settori. Niente divisioni tra spettatori e campo. Niente steccati o fossati. L’ultimo seggiolino in basso è a 4 metri dalla linea dell’out del campo.

Mi siedo con Gamba e inizia l’inno francese. Grande confusione. I francesi cantano tutti e saranno almeno 15.000.
Poi arrivano 25 suonatori di cornamusa e si dispongono 5×5 al centro del campo. Parte l’inno scozzese. Tutto lo stadio canta, con un filo di voce. Dopo un paio di minuti le cornamuse sfumano, e le ultime strofe sono sussurrate a cappella da tutto lo stadio.
Anche io, che ho uno spirito tutt’altro che nazionalista, ho i brividi…

2 comments on ‘Murrayfield’

  1. br4d says:

    la prossima insieme fratello. ben prima di quanto possiamo pensare. l’anno prossimo sarà twickenham (a proposito di leggende) o di nuovo murrayfield…sempre che non ci depisti qualche cska-spartak di calcio!

  2. Alberto says:

    Non si potrebbe fare Cardiff?

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