Alberto Aquilani
by rainwiz. Average Reading Time: about a minute.
Bisogna dire qualcosa su questo ragazzo, no?
Mi si obietterà che ora è troppo facile. Come dopo la rabona contro il Milan. Come dopo i goal nell’assurda finale di supercoppa persa. Come dopo l’europeo under 21.
Aquilani ci ha dato moltissime occasioni per parlare di lui.
Non è la cronaca che mi interessa stasera. Sto cercando di scacciare dei pensieri che mi ronzano in testa da domenica sera. State leggendo scrittura DDT.
Aquilani dove gioca? Ok, in mezzo al campo. Ma dove precisamente? Ovunque.
Ci sono varie teorie in merito a Roma:
- Aquilani è una mezza punta.
- Aquilani è un fantasista.
- Aquilani è un regista tradizionale, un numero 10.
- Aquilani gioca meglio largo.
- Aquilani può giocare davanti alla difesa e fare il famoso regista basso.
Quest’ultima va molto di moda. Davvero. Il regista basso è l’ennesima moda lessicocalcistica che cambia le parole per far finta di aver inventato qualcosa. Ricordate che nei primi anni novanta si scoprirono le “ripartenze” per accorgesi poi che si trattava del vecchio contropiede? E che dire di “esteno”, una parola molto di moda che racchiude in maniera indistinta i vecchi ruoli di fluidificante, ala e tornante?
Comunque parlavamo di Alberto. Alberto è tutte quelle cose dette sopra e anche di più. E’ un razza rara: un centrocampista completo. Un centrocampista completo in un paese fatto di incontristi e fantasisti, di Oriali e Conti, Gattuso e Pirlo…
Alberto Aquilani guarda lontano, ai Lampard, Emerson, Jugovic, Seedorf (prima dell’italia) e tutti quegli uomini di centrocampo che in campo sanno fare tutto.
E’ il suo momento? Si, e speriamo che duri a lungo
ciao Raffo!
ti sei dimenticato la cosa più importante: Aquilani è, insieme a De Rossi, il futuro della Roma.
ciao!