iA


Maurizio

by rainwiz. Average Reading Time: about 7 minutes.

Scrivo di fretta come al solito…
Sono appena rientrato, devo fare la doccia e prepararmi per andare al party rutilante del free-friday.

Alcune considerazioni veloci:

1) Tra poche ore Maurizio si sposa. Ci siamo sentiti e li immagino felici e innamorati. Immagino la tavolata dell’altra sera alla Padella: tutti in famiglia nell’orvieto style che io adoro, donne indaffarate e uomini che rubacchiano qualcosa dal tavolo prima della cena.
Maurizio 25 anni freschi freschi si sposa. Questo e’ un messaggio chiarissimo per alcuni di quei perdigiorno/fannulloni/bambini non cresciuti/mammoni/Peter Pan/Single forever/Spaventati dalle responsabilita’/Spaventati dalla vita a due/Spaventati dalla struttura poco duttile della famiglia.
Chi ci si sente faccia un passo avanti. Tana per Fusco… Tana per Brizio.
Il Gaggiotti quando ha sentito che aria tirava si e’ attivato per chiamarsi fuori e c’e’ riuscito.
Io, con il mio fluidismo, mi sento innamorato e libero, apina svolazzante e partner responsabile.
ma adesso pensiamo a Maurizio. Chissa’ se stasera lui sta dormendo…

2) Ierisera cena con la volpe del nordafrica. Hakim. Bello. Ricco. Intelligente. Praticamente l’esegesi del paraculismo maschile. Un sacco di donne lo cercano. Lui si fa rincorrere. Poi, quando e’ stanco della loro pressione, si concede ad una (lui usa il termine “castigare”) per non chiamarla piu’…
Hakim nasce in tunisia con babbo banchiere e mamma francese. Hakim a 18 anni si strasferisce a Parigi e si laurea nel 2002 a 23 anni. Poi si fa 4 mesi in Germania e due in Svezia.
Hakim e’ a San Francisco da 6 mesi. Parla l’arabo (lingua madre), il francese, il tedesco e l’inglese. Praticamente con le lingue si difende. Conosce tutti. Ha un amico farmacista che gli da la marihuana “legale”, cioe’ la medical, quella che vendolo le farmacie “solo sotto ricetta” per combattere alcuni sintomi dell’epilessia. Un’altro amico gli procura i pass per i bar piu’ esclusivi.
Un altro amico gli presta le sue auto sportive per fare bella figura. E poi un altro amico. E un altro ancora.
Ieri siamo andati ad un ristorante francese di un suo amico (strano no?). Composizione del team:
Io, Hakim, Sancho, Lucas (uno svizzero impaccato di Zurigo che sembra uscito da una cartolina della montagna; imbarazzante).Posto da gran signori. Souffle’ per entree, poi Fois gras, entrecote, dessert, il tutto innaffiato da due bottiglie di bordeaux regalate da un amico. Dopo la cena ingresso gratuito al VODKA BAR, posto esclusivo della San Francisco che conta. Uomini incruavattati e femmine pittate. Entriamo e tac, tavolo con bottiglia di vodka nella frappeuse + Red Bull ghiacciata per stemperare + appetitzer.
Tutta la sera un pensiero fisso. Ma che ci faccio io qui? Ma che c’entro io con questi uomini tutti rasati a puntino con i vestiti scuri e queste donnine in abito da sera finto sciolto?
Sancho non si fa problemi. E’ eccitatissimo. Dopo 2 minuti e’ li’ che mi balla sciolto con due bionde e mi richiama con gli occhi. Io faccio un cenno a Lucas e invio lui. Dopo 2 minuti Sancho mi rimprovera: “Guarda che io con quello perdo tutte le possibilita’. Devi venire tu”. E io “Mmmm, non mi sento bene, sto ruttando il fegato ogni due minuti, tieniti lo svizzero che almeno non olezza…”.
Sancho e’ un treno. Non ha bisogno di me. Portera’ il risultato a casa nonostante Lucas.
ierisera ho pensato: sono in un ambiente a me ostile. Hakim dovrebbe uscire con mio cugino Ettore.

3) Domani sera ho comperato un biglietto per un tv show. Dance Fight. 10 ballerine e 10 ballerini si sfidano individualmente in un contest in cui il pubblico vota. Alla fine della trasmissione dance fino alle 2.00 nello studio tv. Devo ringraziare Ruffina, una ragazza che lavora in amministrazione per avermelo segnalato, discendomi che si tratta di una cosa moooolto ammaricana.

4) Oggi ero diviso. Alle 11.30 ho scoperto che c’era una lettura con Ed Worley, membro onorario del NRA, National Rifle Association, Lobby capeggiata da Charlton Heston che si batte a favore della totale liberalizzazione del possesso e dell’uso delle armi. Guns Guns Guns! Contemporaneamente alle 12.00 cominciava la partita dell’Italia. Dico tra me e me. Ma guarda se un’universita’ deve ospitare uno che parla a favore della detenzione di armi da fuoco. Poi, come davanti alla sede di Scientology ad amsterdam, ho provato un intenso desiderio di andare a sentire questo che diceva. Ho pensato: vado la prima mezz’ora e alle 12.00 sono a vedere la nazionale. Quindi vado.
Questo signore distinto, affabile sorridente e gentile ha distribuito delle copie di un opuscolo che riportava gli emendamenti alla costituzione americana. Cerco di riassumere il suo pensiero:

Ha esordito parlando delle liberta’ individuali. Tutti siamo liberi di parlare, di professare la nostra religione. Anche gli agenti di polizia non possono custodirti senza prove. Nessun pubblico uffiale puo’ abusare di nessuno. Tutti siamo liberi di fare delle cose che non limitano la liberta’ degli altri ma gli altri non devono limitare la nostra. Per questo il secondo emendamento difende il possesso delle armi. e’ una liberta’ fondamentale. Se neghiamo questa liberta’ buttiamo nel cesso gli emendamenti alla costituzione che sono alla base del nostro ordinamento. Pensate a cosa sarebbe stata New Orleans senza armi. Niente Polizia. Nessuno a difenderti e folle di persone che svaligiavano chiunque nell’assenza di alcuna legalita’. Le armi non sono una soluzione ma avere un arma aiuta la sicurezza di ciascuno di noi.

Si erano fatte le 12.25 e io mi ero perso mezzo primo tempo. Ma ero cosi’ spazientito da questo cazzone gentile e smieloso. “Nessuno piu’ di noi vuole proteggere la famiglia, per creare un mondo sicuro per il futuro dei vostri figli” (frase scritta probabilmenta da Goebbels). Ho alzato la mano. Sono intervenuto. Innanzitutto due cose rapide sugli abusi dei pubblici ufficiali e sulla detenzione “legittima di armi”. Ho parlato di Nicola Calipari e del Cermis. Stupitissimo che nessuno conoscesse di cosa stavo parlando (il nostro governo ha fatto tantissimo in queste battaglie, eh???).
Lui a quel punto ha cercato affabilmente di togliermi la parola ma io quando ho capito che tentava di stopparmi mi sono alzato in piedi e ho continuato. Il problema e’ la sicurezza. Capisco che lei cita new orleans perche’ il fear factor e’ il miglior marketing per vendere le armi, ma non le pare che lei non atia riflettendo sui motivi di questa insicurezza? Voglio dire, per rendere sicuro un paese, un palazzo, la soluzione che lei prospetta e’ alzare un muro e comprare un fucile? Lei ha parlato di violenza, ma non le sembra che una “cultura della violenza” venga alimentata dal sapere che il babbo ha una 44 magnum nel tiretto del mobile all’ingresso? E infine, ha mai visto Bowling a Columbine?

Lui e’ rossissimo ma paraculo. Dribbla le mie domande e dice che non ha mai visto il film di Michael Moore perche’ per lui e’ solo uno spocchioso e incapace regista che cerca di farsi un pubblico predicando valori in cui non crede nemmeno lui. E poi parte con una parabola personale del tipo che quando lui aveva 14 anni lo hanno messo al muro per togliergli i soldi ma in quel momento e’ passato un uomo comune, un uomo che non avrebbe mai avuto il coraggio di fermare dei criminali ma con la pistola in tasca lui si e’ sentito sicuro e ha spaventato i banditi cattivi. Un racconto irreale. Sono le 12.45. Il primo tempo e’ andato e io l’ho speso con questo cazzone. Mi alzo per andare e lui fa una battuta del tipo che “la verita’ scotta e noto che il nostro amico purtroppo ci sta abbandonando” tipo con la coda tra le gambe. Capisco che l’ho in qualche modo ferito, senno’ mi avrebbe lasciato andare via senza sottolinearlo. Allora vado verso di lui, sul podio e uso il suo microfono. “Si, me ne sto andando, perche’ la mia nazionale di calcio tra poco giochera’ il secondo tempo di una stupida partita di calcio che, nonostante tutti gli scandali possibili e immaginabili del calcio italiano, per me ha piu’ dignita’ di stare a sentire che per risolvere il problema della violenza e della criminalita’ bisogna mettersi la pistola nei pantaloni. Capisco che lei e’ ben pagato per questo, ma io preferisco guardare dell’inutile sport rispetto a vendere le mie idee, sempre che lei non ci creda veramente a quello che dice, perche’, altrimenti, sarebbe davvero preoccupante…
Applauso dalla sala. Il coordinatore delle letture interviene imbarazzato e dice che e’ tardi e che possiamo fare un break. Io vado a vedere la partita e molte persone mentre vado via mi sorridono e mi stringono la mano.
Ho perso tutto il primo tempo. Vedo la tv. ITALIA 1 – UCRAINA 0. Riscuoto almeno il mio piccolo premio.

5) Il prossimo venerdi’ a quest’ora sto chiudendo la valigia. Se qualcuno quole che gli riporto qualcosa parli ora o mai piu’… (E ripenso a Maurizio).

Shit. E’ tardissimo. Vado a fare la doccia.

10 comments on ‘Maurizio’

  1. Flora T. says:

    Ciao Raffaele,
    premetto che son giunta al tuo blog seguendo la soffiata di Gabriella. L’ho praticamente letto tutto e anche se non volevo "insuzzarlo" con i mei inutili commenti, questo post un commento lo merita… Sei un Grande…

    Ciao Flora

  2. A_fux says:

    ABBELLODECASA FLUIDO… a me risulta di avere una figlia e di convivere da tempo. Te quand’e’ che smetti de fa er cazzone alla gay parade e vieni a spaccarti la schiena per mettere su famiglia???

  3. shantienrico says:

    fai il figo nella frisco bene con hakim
    poi fai il culo a uno della RNA..
    il tutto con il tuo solito
    fluidismo nouchalanche.
    pensavo che dopo
    il zidane di francia brasile
    il rocco che invade la polonia
    e il nick cave che sputa poesia
    non avrei pi? avuto altri idoli.
    ma ora ci sei tu.
    op op

  4. rainwiz says:

    Rettifico su Fusco.

    Ha messo su famiglia (a proposito, mi mandi una foto aggiornata della piccola signora della guerra?) e convive con donna & Penelope.

    Posso confermare che da un anno e’ un ometto.
    Questo significa che, conti alla mano, io ho almeno altri 6 anni di gay parade davanti a me…

  5. A_fux says:

    beh, veramente non sono piu’ signorino da 3 anni… (mala tempora currunt)

    cmq ti consiglio, se vuoi sfilare ancora a lungo alla gay parade, di non innamorarti mai di un cane/canella: la tua vita da "scapolo" giulivo potrebbe risultarne totalmente compromessa…

  6. AlberTito says:

    Che roba… le scene che ho visto ieri sera sono paragonabili solo a quelle viste dopo gli scudetti rossobli dell’88 e del 90.

    Non immagino davvero comedoveperch? tu sia riuscito a vedere i 120′. Perci? aggiungo qui il BUONGIORNO quotidiano di Massimo Gramellini de La Stampa, apparso oggi sul quotidiano torinese:

  7. AlberTito says:

    BUONGIORNO
    Colpo Grosso
    5/7/2006

    Siamo fatti cos?. Un attimo abbiamo le gambe di Pirlo e caracolliamo per il campo come geometri assonnati. Un attimo dopo un lampo ci attraversa gli occhi e quello stesso Pirlo si infila un goniometro nella scarpa e consegna il pallone sui piedi abbastanza ignoti di Grosso.E’ costui un terzino del Palermo che non ha grande pratica di ribalte internazionali, eppure possiede l’istinto dei vincenti, che sanno venire alla ribalta proprio quando gli altri si avviano verso l’uscita.

  8. AlberTito says:

    Contro l’Australia un suo folle spunto sulla sinistra aveva propiziato il rigore con ciuccio incorporato di Totti. Stavolta Grosso va addosso al pallone che vale una finale dei Mondiali e lo colpisce al volo. Nessuna persona assennata colpirebbe al volo un pallone che vale la finale dei Mondiali. Ci vuole quel particolare talento che si nutre in eguale misura di coraggio e di incoscienza. Esistono infatti ottime probabilit? che il tiro di Grosso finisca la sua storia sugli spalti e fra le risate dei sessantamila tedeschi che ci chiamavano parassiti, ma da ieri non pi?, e che ormai pregustano i rigori, dove contano di imporre l’infallibile legge delle statistiche che vuole loro sempre vincitori dal dischetto e noi sempre sconfitti.

  9. AlberTito says:

    Grosso non sa che il suo tiro ? praticamente impossibile. Perci? ci prova lo stesso. La palla sfida gli dei del calcio e vola bassa, senza trovare sul suo cammino n? caviglie n? pali, come invece era capitato ai due capolavori di Gilardino e Zambrotta all’inizio del primo tempo supplementare. Paolorossi Gilardino aveva estratto dal piede lo stiletto e ne aveva scaricato tutto il veleno sul legno alla sinistra di Lehmann. Non avevamo ancora finito di imprecare che Zambrotta si era esibito in un tiro alla Tardelli, ma l’urlo gli era stato ricacciato in gola dalla porta tedesca, irta di spigoli e di rientranze. Invece la "bestemmia" di Grosso gonfia la rete come se l’avesse investita uno squalo.

  10. AlberTito says:

    Ed ? cosa buona e giusta, perch? raramente l’Italia ha meritato di vincere una partita quanto questa, che non ha mai giocato all’italiana, ma alla tedesca, finendola con due centravanti, due fantasisti e un allenatore pi? statuario di un feldmaresciallo nell’esprimere con compostezza il suo ardore. Per completare la festa deve ancora accadere qualcosa di memorabile e persino di letterario: Del Piero che sbuca dalla panchina e parte in contropiede per l’ennesima volta, temendo di trovare una zolla, un guanto o uno stinco che gli rimbalzi addosso la sua sfortuna. Invece stavolta la palla va liscia in fondo alla rete e il capitano della Juve pu? impastare di gioia la sua rabbia. Per una notte Calciopoli ? lontana.

Leave a Reply