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NCT: Non Conventional Tourism

by rainwiz. Average Reading Time: about 2 minutes.

Oggi scrivo con una certa tranquillita’ (poi capirete).
Tra l’altroieri ed oggi ho definitivamente abbandonato una serie di atteggiamenti/stereotipo del turista italiano a San Francisco.

Cominciamo col dire che per la gioia di Fabrizio ho dato un degno seguito alla mia serie intitolata TURISMO TRICOLOGICO.
Infatti l’altro ieri, dopo un attenta analisi di mercato, sono andato a tagliarmi i capelli nel Barbiere piu’ pezzotto di Oakland. Guardando tutte le vetrine ho trovato un HAIR STYLIST chiamato “LA MOTTA”. Per una strana manifestazione del sincretismo culturale il signor “La Motta” lungi dall’essere italiano era invece un Vietnamita scappato dai Commie alla fine degli anni ’70 che amava la figura di Jack La Motta. Ho tradito l’emozione entrando in un american barber shop con le foto dei pugili all’interno. Ma, quando gli ho detto che volevo un taglio secondo la promozione Monday Bestday (8 dollari) ha chiamato o “giovane barbierie” nel retrobottega e mi si e’ presentato questo pupo di 14 anni che ha sbragato la mia sedia completamente a terra senno’ non arrivava a tagliarmi i capelli. Mentre lui rasava io pensavo che i vietnamiti sono scappati dai comunisti ma i bambini non sono scappati dalla Nike e dal lavoro minorile.
Risultato: un bel taglio in perfetto sile americano Jarhead (testa a barattolo), molto rasati ai lati e piatti sopra. Praticamente sembro un Marine. Uno studente giapponese si e’ proposto di fare dei cambiamenti al mio taglio; io l’ho ringraziato, ma considerando i suoi capelli preferisco tenermi il mio barattolo in testa che il suo campo minato.

E veniamo alle cose tragiche. Sivlio Berlusconi (diceva Benigni). Ieri tornando da San Francisco al college ho banalmente intruppato su un muretto alto 10 centimetri. Per non cadere ho messo il piede sinistro avanti ma mi sono storto la caviglia. Da solo. Mi sono anche detto: Asshole.
Ieri sera sembrava solo una storta ed ho messo il ghiaccio ma stamattina non riuscivo a poggiare il piede. Allora ho chiamato un taxi e dopo aver letto tutti i termini della mia insurance sono andato all’Alameda Bay Hospital continuando la mia tradizione di TURISMO SANITARIO dopo l’incidente a Castenuovo nei Monti.
L’ospedale USA e’, ovviamente privato. Quindi entri, ti danno una sedia a rotelle, ti registrano e ti mettono un comodo braccialetto di ferro che porta i tuoi dati e monitora quanto tempo stai dentro all’ospedale. Poi viene l’amministrativo e analizza i termini della tua polizza. Poi viene l’infermiera e ti porta dal dottore. Il dottore ti porta dal radiologo che ti riposta dal dottore che ti porta dal bendatore che ti porta dall’attrezzista che ti consegna le stampelle e ti riporta dall’amministrativo che ti riepiloga tutti i trattamenti che hai ricevuto. Insomma, ho interagito con una decina di persone. La diagnosi e’ forte distorsione alla caviglia sinistra con interessamento dei legamenti. 5 giorni di riposo assoluto, 10 giorni senza camminare. 5 giorni di anti infiammatori. E poi se non va ancora bene altre lastre.

Quindi sono con le mie stampelle in aula pc e non ho fretta di tornare in stanza. Alla fine sto bene anche se mi perdo un sacco di cose questa settimana (e rosico), ma think positive e spero di camminare per lunedi’ (classico italiano che tenta di minimizzare i tempi di recupero…).

See you guys