Oggi e’ stata una giornata molto salutare.
Sveglia alle 7.30 con doccia rapida per andare a fare colazione al cafe’ Suzie (per evitare il breakfast che ci passano alla Founderies). Preso un ottimo te’ indiano (molto aromatico) mi sono messo a fare gli homework (come i ragazzini) del corso delle 11.00.
Ho pensato che non cambio mai. Sempre all’ultimo momento quando devo presentare una cosa.
Probabilmente ho sempre calcolato bene i tempi e mi e’ andata sempre alla grande, ma la maturita’ preparata nelle ultime settimane, gli esami la notte prima, le consegne di tesi praticamente scritte sull’autobus mentre andavo alla facolta’…
Comunque…
Alle 10.30 e’ entrato Mat, il mio professore al caffe’ ed io ho fatto sparire i libri dal tavolo. Ha preso un caffe’ sbroda americano e si e’ seduto al mio tavolo. Che fai, che non fai, poi mi fa… Facciamoci una partita a biliardo prima di entrare in classe, ti va?
E io, mah… se vuoi…
Insomma: l’ho sevastato! Un sonoro 2 a 0. Qui giocano ovviamente “all’americana”, con i biliardi da pool e con le 15 palle. Ovviamente il gioco solid&stripe (8 e 15) e’ una stronzata per un giocatore da italiana, figurarsi con le buche del pool…
Ci e’ rimasto maluccio… Mi ha chiesto se fossi un professionista ed io ho riso. Se gli avessi cacciato il guantino da biliardo magari si sarebbe sentito piu’ in pace con se stesso.

Dopo i corsi (alle 16.30) sapevo che la squadra locale di calcio si allenava oggi al campo. Mi sono cambiato e sono andato.
Composizione della squadra di calcio di Mc Atrhur Oakland:
1 Marocchino
2 Argentini
11 Messicani
1 Panamese
2 Cubani
2 brasiliani
2 Americani
1 Italiano (io)

L’allenatore, Xavier, e’ anche lui un trapiantato messicano. Ovviamente parla in spagnolo con tutti e delle rare volte in inglese… L’allenamento comincia con le seguenti parole:
“Domenica non mi siete piaciuti per niente. All’inizio siete andati alla grande, ma nel secondo tempo siete visibilmente calati e avete preso i due gole del pareggio. Oggi quindi voglio fare un check della vostra condizione fisica”.
Volevo morire sul posto.
AL via, 30 minuti di corsa (sostenuta e ovviamente dopo due giri il gruppo mi ha staccato…).
30 minuti di Scatti e saltelli
5 Zighi-zaghi (e’ il plurale corretto?) tra dei pali messi nel campo.
5 zighi zaghi tra gli stessi pali con dei copertoni sulle spalle
5 zighi zaghi tra gli stessi pali con la palla medica in braccio
Poi, attacco/contropiede. 4 contro 4 . Quando la palla esce entrano 4 freschi e fanno contropiede.
Praticamente io rantolavo. Sapevo che mi stava facendo bene. Ma dopo 3 anni di stop dal rugby tutta sta roba non riuscivo a digerirla e sto maledetto di Xavier che mi incitava.
“Adelante valderrama italiano! Toma el chico. Vamos vamos”. Mortacci tua, mettete la panza mia tu e corri come quel 18enne messicano di 50 chili che mi stai indicando, no?
Alla fine 200 addominali. Io al 75 mi sono fermato. Ho risentito la mia cazzo di ernia addominale montare su e ho capito che non avro’ mai il ventre scolpito… Delle volte penso che quest’ernia e’ la mia macchia d’olio veroniana, la mia scusa per tutto, ma e’ salita su e faceva un male cane. Mi sono dovuto fermare ed e’ tornato tutto a posto.
Alla fine altri 20 minuti di corsa, ed io, inevitabilmente sono finito in crampi…
Comunque ho fatto tutto quello che mi hanno detto, e sono vivo. Questa e’ una notizia.

Domani vado alla Proarts per il primo incontro-internship del progetto di ricerca. Speriamo non mi rubino troppo tempo perche’ a queste beghe non ci tengo molto, ringrazio l’universita’ e tutti quelli che mi hanno mandato qui, ma gli ho dato gli anni migliori del mio intelletto e non posso permettermi di dargli ancora energia ad uffo.. Qui voglio molto tempo per me per girare la california.