Roma. L'estate sembra essere rispuntata dall'angolo dietro al quale si era nascosta da due settimane.
Un sole meno arrogante e quasi amico, raro per l'agosto in città.

Poi le solite cose.

Il percorso mattutino in scooter diventa molto, ma molto più piacevole.
Turisti nordici in bikini, baristi con facce da cravattari che restano aperti perché c'è meno concorrenza.
San Lorenzo meno gggiovane e più colonia INPS.

E l'immancabile conferenza stampa della Mostra del Cinema di Venezia.
L'ennesimo siparietto di mezze frasi e grosse inutilità del ticket Baratta-Müller. Il tutto condito da domande indecenti sullo star system e sulla costruzione del nuovo palazzo del cinema. Unica assente giustificata: la domanda sulla Canalis, ma forse è solo rimandata a settembre.

Insomma, nella palude, quando meno te l'aspetti, quando anche i volti amici sbadigliano vistosamente, ecco una gemma: il programma del concorso 2011. Un capolavoro di Müller che cuce insieme grandi nomi, talenti al secondo film, registi feticcio ed esponenti (Crialese, Comencini) del nostro cinema con moltissima dignità. Insomma, rispunta davvero questo sole o ci stiamo illudendo sulla carta?

Ho commentato il programma di Venezia 68 su Loudvision.