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L’uomo in più (2001)

by rainwiz. Average Reading Time: less than a minute.

Contesto: Ho rivisto L’uomo in più (2006) di Paolo Sorrentino

E’ sempre bello rivedere questo film. Ma non voglio parlare del film in sé quanto del rapporto tra me e quest’opera.

Come tutte le cose belle, che restano con te, mi ricordo la prima volta: Venezia; Palagalileo; tardo pomeriggio; io, albe e michi; i timidi applausi del pubblico e la nostra sensazione di aver assistito ad un grande film; la convizione di aver individuato (finalmente) un nuovo cavaliere per il cinema italiano; l’innamoramento per i cake che influenzerà il progetto “non im(porta)“.

Quando un film diventa tutto questo non sei più critico: lo ami e basta. Anche se ierisera all’ennesima visione mi hanno dato fastidio alcune sbavature (ad es. la stizza di Servillo quando scopre che il locale è stato venduto è troppo caricaturale, lontana da quel personaggio, e la musica contribuisce all’atmosfera da sceneggiata…) mi sono accorto che alcuni atteggiamenti dei personaggi mi piacevano talmente tanto che li ho fatti miei.
Posso sinceramente dirmi cambiato dai due Pisapia. Da queste esistenze che via via si avvicinano.

One comment on ‘L’uomo in più (2001)’

  1. Alberto says:

    D’accordo su tutto.

    Per dovere di cronaca, però, la visione del film fu alla Sala Perla (fetish red lights, aka sala pirla, palapirla), non al PalaGalileo (poi ribattezzato PalaGaglianone).

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